Mentre sotto l'insegne i guerrier pronti
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XL
A CARLO EMMANUELLO
DUCA DI SAVOJA
Le guerre essere gloriose, quando hanno
giusta cagione.
Mentre sotto l’insegne i guerrier pronti,
Schierando, carchi di dorati usberghi,
Empiesti di terror gli alpestri monti,
Del crudo Elvezio nubilosi alberghi;
5E vibrando asta con fulminea mano,
Guardasti il varco della patria terra,
Io vidi, al vulgo vil fatto lontano,
Del tuo grande Amadeo le glorie in guerra.
È nell’alto del ciel, piaggia di lume,
10Ove tengono il seggio inclite Muse,
Muse, non quali d’Ippocrene al fiume
Vendendo onor, favoleggiar son use;
Ma che tra vere lodi opre di regi
Serbano chiare, e sempiterne: oh quanti
15Con Euterpe quaggiù sen vanno egregi,
Che indarno colassù sperano canti!
Che può sperar di Macedonia il fiero?
Gonfiò le trombe, e diede assalto al mondo,
E sulla bassa terra a farsi altero,
20La chiuse in nembi di dolor profondo.
Ulula il Nil, spuma di sangue il Gange,
Tutto il popolo Eóo lagrime piove:
Ei sa goder se l’universo piange,
Predicandosi altrui figlio di Giove.
25Sommo valor, dalla Virtù non scorto,
È furor sommo: militar fierezza
Ben può tra’ sciocchi celebrarsi a torto;
Ma sue false corone il Ciel non prezza.
Prezzasi in Ciel, che alpi varcando e mari,
30Tolse Goffredo il gran sepolcro agli empi;
E che Campion de’ sacrosanti Altari
Trionfando Amadeo crebbe gli esempi.
Ei corse in Rodi, e l’Ottoman tiranno
Vinse in battaglia, e lo si stese a’ piedinota:
35Ma lasso me! che vendicar ben sanno
L’antiche piaghe i dispietati eredi;
Nè si fa schermo. Ahi cristian! le spade
A che cingete? Orsù tacciam, cor mio,
Incomparabil onta a questa etade,
40Che di Gerusalem la prenda obblio.
Forse decreto de’superni regni
A nostre colpe tanto onor contende;
Ma non perciò ritolto ad ozj indegni,
Carlo, fra’ grandi il nome tuo non splende.
45Sì forte aneli, ed alla belva inferna
Dentro Gebenna ogni soggiorno infesti:
A’ guerreggianti per la legge eterna
Vengono dall’Olimpo inni celesti.