Mentre sotto l'insegne i guerrier pronti

Gabriello Chiabrera

XVII secolo Indice:Opere (Chiabrera).djvu Letteratura Mentre sotto l’insegne i guerrier pronti Intestazione 21 gennaio 2024 75% Da definire

Doria, col corso de' celesti giri Nel secol d'oro, onde a' mortali or solo
Questo testo fa parte della raccolta Canzoni morali di Gabriello Chiabrera
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XL

A CARLO EMMANUELLO

DUCA DI SAVOJA

Le guerre essere gloriose, quando hanno
giusta cagione.

Mentre sotto l’insegne i guerrier pronti,
     Schierando, carchi di dorati usberghi,
     Empiesti di terror gli alpestri monti,
     Del crudo Elvezio nubilosi alberghi;
5E vibrando asta con fulminea mano,
     Guardasti il varco della patria terra,
     Io vidi, al vulgo vil fatto lontano,
     Del tuo grande Amadeo le glorie in guerra.
È nell’alto del ciel, piaggia di lume,
     10Ove tengono il seggio inclite Muse,
     Muse, non quali d’Ippocrene al fiume
     Vendendo onor, favoleggiar son use;
Ma che tra vere lodi opre di regi
     Serbano chiare, e sempiterne: oh quanti
     15Con Euterpe quaggiù sen vanno egregi,
     Che indarno colassù sperano canti!
Che può sperar di Macedonia il fiero?
     Gonfiò le trombe, e diede assalto al mondo,
     E sulla bassa terra a farsi altero,
     20La chiuse in nembi di dolor profondo.
Ulula il Nil, spuma di sangue il Gange,
     Tutto il popolo Eóo lagrime piove:
     Ei sa goder se l’universo piange,
     Predicandosi altrui figlio di Giove.
25Sommo valor, dalla Virtù non scorto,
     È furor sommo: militar fierezza
     Ben può tra’ sciocchi celebrarsi a torto;
     Ma sue false corone il Ciel non prezza.
Prezzasi in Ciel, che alpi varcando e mari,
     30Tolse Goffredo il gran sepolcro agli empi;
     E che Campion de’ sacrosanti Altari
     Trionfando Amadeo crebbe gli esempi.
Ei corse in Rodi, e l’Ottoman tiranno
     Vinse in battaglia, e lo si stese a’ piedinota:
     35Ma lasso me! che vendicar ben sanno
     L’antiche piaghe i dispietati eredi;
Nè si fa schermo. Ahi cristian! le spade
     A che cingete? Orsù tacciam, cor mio,
     Incomparabil onta a questa etade,
     40Che di Gerusalem la prenda obblio.
Forse decreto de’superni regni
     A nostre colpe tanto onor contende;
     Ma non perciò ritolto ad ozj indegni,
     Carlo, fra’ grandi il nome tuo non splende.
45Sì forte aneli, ed alla belva inferna
     Dentro Gebenna ogni soggiorno infesti:
     A’ guerreggianti per la legge eterna
     Vengono dall’Olimpo inni celesti.