Mentre, Signor, di tanti fregi adorno
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Questo testo fa parte della raccolta Sonetti d'alcuni arcadi più celebri/Gio. Antonio Volpi
V1
Mentre, Signor, di tanti fregi adorno,
Che nè dir, nè pensar tutti saprei,
Posti di cortesìa mille trofei,
Voi là n’andate onde ci nasce il giorno;
5Io qui mi rimarrò, d’ira e di scorno
Colma, accusando i destin sordi e rei,
E di vostre memorie i dolor miei
Pascerò sempre a queste rive intorno.
Nè da gravi sospir cesserò mai,
10Fin che nell’Adria, che i più degni onora,
Splendano in aureo manto i vostri rai;
E voce esca dal Mar chiara e sonora:
Che piangi ancor? Non hai tu pianto assai?
Sorgi, Verona, e ’l tuo bel Sole adora.
Note
- ↑ Verona, nella partenza di Giovanni Mocenigo Soranzo Capitano.