Memorie storiche della città e del territorio di Trento/Parte seconda/Capo VII

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CAPO VII.
Memorie Storiche dall’anno 1363
fino all’anno 1390

Dopo la morte del Vescovo Mainardo seguita in Praga l’anno 1362 fu eletto Alberto II. della famiglia de’ Conti di Ortemburg. Egli prese il possesso del Vescovato già restuito dal Marchese di Brandemburgo li 24 Gennajo 1363. L’anno 1371 egli pose fine alle contese, ch’erano insorte tra alcuni Signori della Naunia, che si facevan guerra, e stabilì tra di essi la concordia e la pace comandando loro sotto gravi pene di fedelmente osservarla. Il documento della pacificazione seguito Tridenti anno 1371 li 6 Novembre vedesi registrato nel volume terzo delle Notizie istorico-critiche della Chiesa di Trento pag. 223 e segg., ed in esso leggonsi pure nominate le parti belligeranti nel modo seguente: «Et nos memoratæ partes Petrus de Tun, Fridericus et Antonius fratres de Sancto Hippolyto, et Joseph de Sancto Hippolito, et Frixius de Thun, Bernardus ejus Frater, Pedrazus de Caldesio, et Sanderus de Rallo sub nostro juramento ita pacem servare ut suprascriptum est, promisimus Nobili, perillustri, nostro gratioso Domino Alberto Tridenti Episcopo, et Comiti in Ortemburg in omnibus punctis et [p. 53 modifica]conditionibus ....» Le guerre private, che i nobili si facevano, e le ostilità degli uni contro gli altri per particolari odj e rancori, o per contese intorno alle loro proprietà, erano sventuratamente frequenti in quei tempi, e generali e comuni a quasi tutti i paesi d’Europa.

L’anno 1375 li 7 Gennajo il Vescovo Alberto investì de’ loro antichi feudi Giovanni e Aliprando de Castro Clesii. Nello stesso anno 1375 il dì 7 Gennajo egli investì «Nobiles viros Franciscum q. Ser Marchesii de Caldesio pro se et procuratorio nomine Ser Cathelani q. ser Marchesii de Caldesio fratris sui .... de omnibus et singulis Feudis, et Bonis Feudalibus honorabilibus antiquis et rectis ....» Negli anni seguenti molte altre investiture feudali egli diede, tra le quali leggesi quella conceduta ai Signori di Madruzzo «de omnibus et singulis Feudis, et Bonis Feudalibus antiquis et rectis, que q. Nobilis Vir D. Azo q. Nobilis Viri D. Georii de Castro Madruccii Barbanus eorum usque ad finem vitæ suæ juste et pacifice possedit ....»

Egli ottenne l’anno 1389 li 3 Maggio un solenne diploma da Venceslao Re de’Romani e di Boemia, col quale vengono nuovamente confermate e rinnovate tutte le donazioni, e privilegi conceduti a’ Vescovi di Trento dai precedenti Imperatori, e singolarmente quello che riguarda le miniere d’oro e d’altri metalli, «et signanter, sono le parole del diploma, Aurifodinas, Argentifodinas, nec non [p. 54 modifica]Stagni, Cupri, Ferri, Plumbi, seu aliuscujuslibet Metalli Mineras in Ducatu, seu Episcopatu Trident. ex nunc repertas, seu imposterum fortuna prosperante reperiendas ....» Il diploma leggesi per intero nel volume terzo delle Notizie istorico-critiche pag. 231 e segg.

Fin dal principio del governo del nostro Vescovo Alberto di Ortemburg il Contado del Tirolo passò nella sovranità e dominio de’ Duchi d’Austria; poichè la Principessa Margarita Maultasch Contessa del Tirolo dopo essere rimasta vedova del secondo marito Lodovico Bavaro Marchese di Brandemburgo, e dopo aver perduto l’unico figlio che aveva, diede con decreto e consenso degli Stati provinciali del Tirolo tutti i suoi dominj a Rodolfo, Alberto, e Leopoldo Duchi d’Austria, i quali erano i più prossimi a lei congiunti di sangue. Seguì quest’atto solenne li 26 Gennajo 1363.

Il Vescovo Alberto di Ortemburg morì nel Castello del Buon-Consiglio in Trento li 9 Settembre 1390, e fu sepolto nella Cattedrale dopo avere pacificamente regnato pel corso di ventisette anni.