Problemini interessanti
N. 18

../1317 ../1319 IncludiIntestazione 16 maggio 2008 75% Matematica

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E ora da Euclide vi porto fino al matematico bresciano Niccolò Tartaglia, che visse nella prima metà del 1500, e che lasciò parecchie utilissime cose da lui create o inventate, quale il quadrante usato fino al secolo scorso, per puntare le artiglierie, e il famoso triangolo di Tartaglia che a suo tempo imparerete anche voi, amici miei, se il vostro professore non ve ne ha già parlato in 3a media, in tema di potenze di binomi.

Col problemino, che è matematico fino a un certo punto, Tartaglia ha voluto dimostrare l’origine del detto: salvare capra e cavoli.

Un paesano, dovendosi trasferire, porta seco un lupo, una capra e un mazzo di cavoli, che sono le sue uniche ricchezze. Arrivato dinanzi a un fiume si trova grandemente imbarazzato perché l’unica barchetta che trova non gli permette di traghettare più di una cosa per viaggio. Come se la cava?».

Si vede che nel 1500 era abbastanza comune che un paesano si portasse al seguito un lupo... e chissà, forse in quel tempo in Africa i contadini andavano a passeggio con un leone del deserto, e in Asia, si portavano accanto una tigretta piuttosto ferocella. Ma, ritornando al paesano, se Tartaglia dice che le cose andarono così, vuol dire che così saranno andate.

Certo quel poveretto doveva trovarsi nei guai, perché lasciare a terra il lupo, carnivoro, con la povera capretta non poteva; e lasciare la capra coi cavoli voleva dire rinunciare a rivedere i cavoli.

Ma già a quei tempi c’era il detto: contadino, cervello fino. Non ho scritto scarpe grosse, perché probabilmente quello non le aveva nemmeno piccole, le scarpe.

Cosa fece?

Prese per prima la capra, e la portò oltre il fiume, poi tornò e fece passare il fiume al lupo, ma si guardò bene dal lasciargli la capra: se la riprese, e la riportò al punto di partenza. Traghettò poi i cavoli, e tornò a prendere la capra, che fece passare per ultima. In tal modo si trovò dall’altra parte con tutta la sua piccola ricchezza.

Sì, non è proprio una soluzione matematica nello stretto significato della parola: ma è una soluzione logica e intelligente... o per lo meno furba, appunto come compete a un contadino, anche senza le scarpe grosse.