Rime (Guittone d'Arezzo)/Mastro Bandin, vostr'e d'Amor mercede
Questo testo è completo. |
Guittone d'Arezzo - Rime (XIII secolo)
Mastro Bandin, vostr'e d'Amor mercede
◄ | Leal Guittone, nome non verteri | Tuttor ch'eo dirò gioi, gioiva cosa | ► |
30
... che ha peraltro sortito un mirabile effetto. Il poeta ne è esultante.
Mastro Bandin, vostr’e d’Amor mercede,
or aggio ciò che tant’ho disiato,
sí che lo core meo non se crede
4esser de gioia mai apareggiato,
pensando quanto è ’n lui d’Amor fede,
e quanto è preso el suo servire in grato,
e qual è quella donna en cui el crede,
8e com’ha pregio ’l suo ben acquistato;
per ch’al mondo, de ciò, meo par non regna,
considerando ben ciò che par aggio;
11e paremevi bene cosa degna.
Donque se lo cor meo tant’allegraggio
pare non crede, veritate assegna;
14ch’è bene, ed esser dea per bon usaggio.