Maggnèra vecchia pe' ttigne la lana nova
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Questo testo fa parte della raccolta Sonetti romaneschi/Sonetti del 1830
MAGGNÈRA VECCHIA PE’ TTIGGNE LA LANA NOVA.
Jerzera1 er mi’ padrone co’ cquer callo
Vòrze2 annà a l’Accademia Tibburtina,3
Pe’ ssentì a rescità ’na rajjatina
4D’un zomaro che cqui ccanta da Gallo.4
Avanti a ’na garafa5 de cristallo,
Tra ddu’ cannele6 de ceraccia fina,
Se messe7 quer cazzaccio in cremesina8
8A inzeggnà a ttigne er rosso, er nero, er giallo.
Pe’ ddà mmejjo a la lana oggni colore
Cià un zegreto quer fijjo de p......,
Che lo sa ’ggni regazzo de tintore.
12Ma ddìcheno che ll’antra settimana
Je l’abbi commannato un Monziggnore,9
Discenno: “Tocca a vvoi, sor bona-lana.„10
Note
- ↑ La sera de’........ 1830.
- ↑ Volle.
- ↑ Tiberina.
- ↑ Il già Luigi Gallo servente dell’ospedale di San Giovanni, oggi Marchese del Gallo per virtù di regola del 5, cioè da furti.
- ↑ [Caraffa.]
- ↑ Candele.
- ↑ Si mise.
- ↑ In sommo grado. [In cremisi, dicono nello stesso senso a Firenze; e, secondo il Fanfani, parrebbe anche in cremisino. Ma non c’è da fidarsene; perchè i suoi usasi e dicesi abbracciano spesso tutti i tempi e tutti gli spazi.]
- ↑ Monsignor Niccola Nicolai. [Uditore generale della Reverenda Camera Apostolica, e socio, e nel 1830 forse anche consigliere, della Tiberina; poichè al Consiglio spettava determinare “il numero, la qualità e gli Autori delle composizioni da recitarsi nelle Accademie solenni e straordinarie.„ (Leggi e Regolamenti dell’Accademia Tiberina; Roma, 1826; pag. 5.) Cfr. su questo Monsignore anche il sonetto a pag. 212 del vol. IV.]
- ↑ [Questo sonetto non ha la data; ma dal contesto, dalla prima nota e dal trovarsi dietro a un altro del 1830, argomento che sia di quell’anno.]