Lirica (Ariosto)/Sonetti/X. - Neppur la chioma di lei è in grado...
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X. - Neppur la chioma di lei è in grado...
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X
Neppur la chioma di lei è in grado di lodare degnamente.
Com’esser può che dignamente io lodi
vostre bellezze angeliche e divine,
se mi par ch’a dir sol del biondo crine
4volga la lingua inettamente e snodi?
Quelli alti stili e quelli dolci modi
non basterian, che giá greche e latine
scole insegnâro a dire il mezo e il fine
8d’ogni lor loda alli aurei crespi nodi,
e ’l mirar quanto sian lucide e quanto
lunghe ed ugual le ricche fila d’oro
11materia potrian dar d’eterno canto.
Deh! morso avess’io, come Ascreo, l’alloro.
Di queste, se non d’altro, direi tanto,
14che morrei cigno, ove tacendo io moro.