Lirica (Ariosto)/Sonetti/VIII. - Teme che il suo pensiero si...
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VIII. - Teme che il suo pensiero si...
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VIII
Teme che il suo pensiero si disperda in un incendio.
Del mio pensier, che cosí veggio audace,
timor freddo com’angue il cor m’assale;
di lino e cera egli s’ha fatto l’ale,
4disposte a liquefarsi ad ogni face.
E quelle, del desir fatto seguace,
spiega per l’aria e temerario sale,
e duolmi ch’a ragion poco ne cale
8che devria ostarli e sel comporta e tace.
Per gran vaghezza d’un celeste lume
temo non poggi sí, ch’arrivi in loco
11dove s’incenda e torni senza piume.
Seranno, oimè! le mie lacrime poco
per soccorrergli poi, quando né fiume
14né tutto il mar potrá smorzar quel foco.