Libro piccolo di meraviglie/26
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Noi ci partimo, e tanto navicamo, che noi entrammo nella parti d’Africa a una città chiamata Zerolta, ch’era di mori. Il re di Portogallo la guadagnò per forza d’arme.
Partimoci di questa città, e arivammo, a una giornata, a una città chiamata Tanzere, e poi a un’altra detta Azimare; e andando più avanti, trovamo due città: l’una Eram, l’altra Une. E il detto paese si chiama Bella Marina.
E passando più avanti, a cinque giornate, entramo nel reame di Termenzina; e ’l re è moro, e chiamasi re Adalnamino. E a sei giornate entramo nel reame di Fessa, in una città chiamata Fessa, nella quale sono mille quattrocento mulina a aqua, e sonvi drento ventidue migliaia di case; e ’l re è chiamato Belco.
E qui avanti a due giornate arivamo alla città del Maroco, ch’è una magna e gran città; e in mezo di queste due città è una fortissima roca in sun uno monte tutto di sasso. Ora essendo noi giunti al Maroco, noi fumo alla presenza del re, che ci fecie grande onore, e stemo co.llui sei mesi a sue spese. Questa città è de’ mori, ed èvvi drento un vescovo cristiano. Il detto re prende sua dignità, e non si impacia d’altro.
Noi pregamo questo re che ci facesse aconpagnare fuori del suo reame; e lui così fece.
E penamo ventiquattro giorni a uscire del suo reame. E in mezo della via sono due montagne, le più alte del mondo, e chiamansi e’ Monti Chiari; e tra questi due monti esce un fiume chiamato fiume dell’Oro; e da questo fiume insino al Presto Giovanni sono trenta giornate.