Libro di sentenze/Santo Agostino vescovo

Santo Agostino vescovo

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Santo Paolo San Gregorio Papa
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santo agostino vescovo.

Tutte le cose che noi tegniamo, ci faggono, e spartite, mai non tornano.

Virtù è la buona maniera del coraggio.

Per la quale niuno fa male è che Iddio fa in noi sanza noi.

Letizia di virtù è altresi come fontana lieta che nasce nella casa.

Siccome orgoglio, o uno altro vizio, o uno odio abbatte un regno, tutto altresì il mette virtù in pace e in gloria.

La povertà di senno partorisce malvagie operazioni.

Sozza parte è quella, che non è convenevole al suo tutto.

Coraggio male ordinato è pena di sé.

Bene dire, e male vivere, non è altra cosa che dannare se medesimo. [p. 58 modifica] Indarno è vissuto colui, che non ha considerazione delle cose passate.

Coloro sono male avventurati, che tengono vile quello che sanno, e sempre procacciono nuove cose.

Quando l’uomo crede bere il vino, et egli è bevuto.

Tu vuoi avere buone cose, e non vuoi essere buono, e non vuoi avere le male cose, e vuoi avere mala vita.

Chi ben segue ragione, ella gli fa cognoscere tutti i beni; e chi se ne parte, cade in errore.

Appresso il frettoloso consiglio viene il pentimento.

Niuno bene sarà che non sia guidardonato, e niuno male che non sia punito.

Gli malvagi hanno belle cose, ma eglino sono sozzi.

Se vuoi ben sapere, insegna; che cosi s’apprende dottrina, s’ell'è tenuta bene distretta.

Più gloriosa cosa è a passare una ingiuria tacendo, che rispondendo vincere colui che dice ingiuria.

Perciò dà Domenedio la bellezza a’ malvagi, perché i buoni non credano che quello sia uno grande bene.

La bellezza non s’accorda con Dio né con castità: e pregio di beltà non diletta i casti né le caste.

Non è niuna maggiore disagguaglianza che sempre menare agualmente1 le persone.

Molto è maggior fatto risplendere di costumi, che di cose.

Nella povertà s’afferma perfezione di costumi.

Grande cosa e necessaria è per quella eternale e celestiale patria tutti i lusingamenti del seculo dispregiare.

In questa vita, virtù non è altro, se non amare quello che si debba amare.

Dilettevole cosa sarebbe amare, se non avessi in sé cose amare. [p. 59 modifica] Chi nella sua vita non ha migliore cosa che la vita, con virtù la sua vita non può usare.

Colui che creò te sanza te, non iustificherà te sanza te. Tutti gli vizii combattono contro la natura. Non ha vita chi non ha la lunga vita.

Note

  1. Il Ms. ha agulamente.