Pagina:Libro di sentenze, a cura di Giuseppe Manuzzi, Firenze, Tipografia del Vocabolario, 1863.djvu/71


— 58 —


Indarno è vissuto colui, che non ha considerazione delle cose passate.

Coloro sono male avventurati, che tengono vile quello che sanno, e sempre procacciono nuove cose.

Quando l’uomo crede bere il vino, et egli è bevuto.

Tu vuoi avere buone cose, e non vuoi essere buono, e non vuoi avere le male cose, e vuoi avere mala vita.

Chi ben segue ragione, ella gli fa cognoscere tutti i beni; e chi se ne parte, cade in errore.

Appresso il frettoloso consiglio viene il pentimento.

Niuno bene sarà che non sia guidardonato, e niuno male che non sia punito.

Gli malvagi hanno belle cose, ma eglino sono sozzi.

Se vuoi ben sapere, insegna; che cosi s’apprende dottrina, s’ell'è tenuta bene distretta.

Più gloriosa cosa è a passare una ingiuria tacendo, che rispondendo vincere colui che dice ingiuria.

Perciò dà Domenedio la bellezza a’ malvagi, perché i buoni non credano che quello sia uno grande bene.

La bellezza non s’accorda con Dio né con castità: e pregio di beltà non diletta i casti né le caste.

Non è niuna maggiore disagguaglianza che sempre menare agualmente1 le persone.

Molto è maggior fatto risplendere di costumi, che di cose.

Nella povertà s’afferma perfezione di costumi.

Grande cosa e necessaria è per quella eternale e celestiale patria tutti i lusingamenti del seculo dispregiare.

In questa vita, virtù non è altro, se non amare quello che si debba amare.

Dilettevole cosa sarebbe amare, se non avessi in sé

cose amare.

  1. Il Ms. ha agulamente.