Libro de' Vizî e delle virtudi/Capitolo XIV

Dello 'ncominciamento del viaggio per andare a le Virtú.

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Dello 'ncominciamento del viaggio per andare a le Virtú.
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Poscia che la Filosofia m’ebbe promesso d’acompagnare in questo viaggio, il giorno che ponemmo insieme movemmo, e cavalcammo tanto che fummo a un prato là dove avea una bellissima fonte ad una ombra d’un pino. Allora disse la Filosofia: - Riposianci a questa fonte una pezza, che ti vo’ favellare -. E ismontati e assettati a sedere, disse: - Qui presso ha una Virtù che s’apella Fede Cristiana, la quale è capo e fondamento di tutte l’altre Virtú a coloro che vogliono intendere al servizio di Dio. Imperò che colui che il regno di Cielo vuol conquistare, convien due cose in sé avere, cioè fede buona e opere perfette; e fede sanza opera, overo opera sanza fede, è neente a potere avere paradiso. E però dice la Scrittura: "Fede sanz’opera, overo opera sanza fede, è cosa perduta". E questa sola virtù dà all’uomo la Fede Cristiana, e tutte l’altre Virtú intendono solamente a fare buone l’opere dell’uomo. E però è questa capo dell’altre e verace fondamento, perché non è d’avere alcuna buona speranza dell’uomo c’ha in sé buon’opere sanza fede; ma chi ha solamente buona fede, poscia che l’opere non vi siano, può stare a grande speranza nella misericordia di Dio, e in una ora, per uno buono pentimento, può paradiso acquistare; e però disse uno savio: "Io voglio che mi vegnaro anzi meno l’opere che la fede". Onde se paradiso vuoli avere, di questa Virtú ti converrà diventare verace fedele, e ubidire e oservare tutte le sue comandamenta. Ma solo d’una cosa mi spavento, che, anzi che riceva promessione o fedeltà da neuno, ne fa gran cercamento e diligente inquisizione, s’è bene d’ogni cosa in concordia co·llei: perché se ’l trovasse pur d’ una vile cosa discordante, nol riceverebbe per fedele, né il prometterebbe d’atare; e per questa via n’ha già molti schifati e fuggiti. E però ti vo’ qui ammaestrare di tutte le cose onde da lei sarai dimandato, acciò che sappi rispondere perfettamente. E quando m’ebbe cosí detto, tutte per ordine le m’insegnò, e disse e ridisse molte volte, perché non mi uscisser di mente, ma perfettamente le sapesse.