Libretto personale Regio Esercito Italiano/Richiamo alle armi per mobilitazione
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Un pubblico manifesto di chiamata alle armi indica dove ed in quale termine di tempo i richiamati debbono presentarsi.
Il pretesto dell’ignoranza della chiamata è inammissibile per legittimare la mancata presentazione e l’indugio.
Pertanto i militari in congedo, residenti all’estero, hanno l’obbligo di incaricare i loro parenti di dare loro subito avviso della chiamata.
Il militare richiamato ha l’obbligo di presentarsi al corpo o riparto cui appartiene, indicato nel suo foglio di congedo illimitato.
Qualora il corpo o riparto di presentazione disti venticinque o più chilometri, il militare, ove debba viaggiare per ferrovia o per mare, potrà presentarsi al Sindaco del comune ove risiede per farsi porre sul foglio di congedo o di riconoscimento il "visto per la partenza", per ricevere le richieste ferroviarie per il viaggio sulle ferrovie e sui piroscafi dello Stato e per avere gli altri documenti e le somme eventualmente occorrenti per il trasporto sulle ferrovie e sui piroscafi.
Qualora il militare debba impiegare per il viaggio due o più giornate, potrà avere dall’Ufficio comunale anche l’indennità di trasferta di L 1,20 per ogni giornata di viaggio.
Il richiamato residente all’estero che rimpatria per rispondere alla chiamata può avere, presentandosi al Sindaco del comune di sbarco o di confine, i mezzi per proseguire il viaggio in Italia fino al corpo o riparto cui appartiene.
Il richiamato residente all’estero che per rimpatriare dovesse viaggiare per mare potrà ottenere, in determinati casi, rivolgendosi all’autorità diplomatica o consolare del luogo ove risiede, i documenti per il trasporto sui piroscafi a tariffa ridotta, ovvero gratuito se indigente.
Il militare che senza giustificato motivo non si presenta nel giorno stabilito perde l’indennità di trasferta per il giorno della presentazione ed è punito disciplinarmente, e quando il ritardo ecceda i cinque giorni è dichiarato disertore.
Se fosse malato, e non potesse rispondere alla chiamata, deve comprovare l’impossibilità di partire mediante dichiarazione medica, da rinnovarsi di 10 in 10 giorni.
Se si trovasse all’estero, non potendo presentarsi nel dì prescritto stante la distanza, deve legittimare tale suo ritardo coll’esibire, al suo arrivo sotto le armi, il proprio passaporto e comprovare che, avuto riguardo al cammino da percorrere, non vi fu colpevole indugio per parte sua.
Ove un circondario sia invaso dal nemico, il militare in congedo illimitato o in licenza, senza aspettare pubblicazione di manifesti di chiamata, deve immediatamente raggiungere la sede del corpo o distaccamento a cui ha obbligo a presentarsi; oppure, in ogni caso, la sede del corpo o riparto più vicino.