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Monete de’ Popoli, e Città Tavola I

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S E Z I O N E   II.


MONETE DEI RE E DEI PRINCIPI.


Dei regni ch’esistevano prima di Alessandro Magno ne è fino a noi pervenuto un numero assai ristretto. La miglior parte ne viene somministrata da que Regni, che fra loro si divisero dopo la di lui morte i suoi Generali . Tra questi si distinguono la Macedonia, l’Egitto, e particolarmente la Soria. Dalla considerabile massa delle monete regie ne produrrò appena qualche saggio per norma.

„ Testa del re Gelone cinta del Diadema, o fascia reale )( BA. ΓΕΛΩΝΟΣ ΣΥΡΑΚΟΣΙΟΙ. Un’aquila che stringe coll’unghie il fulmine. (tav. 6. n. 11) „

Questa moneta venne coniata a onor di Gelone, il quale era stato dai Siracusani proclamato a pieni voti Re pel suo coraggio, per la sua rettitudine, e per molte altre sublimi virtù. Egli segnalò l’epoca del suo governo colla strepitosa vittoria, che riportò sopra i Cartaginesi comandati da Amilcare lor Generale presso la Città di Himera, dove lo stesso Amilcare con 150,000 della di lui truppa rimase morto sul campo. Qualità sì belle gli procacciarono l’amore de’ sudditi in modo, che per lunga pezza ancora dopo la di lui morte gli tributaron gli onori divini. Il di lui regno comincia 500 anni in circa prima di G. C. ΒΑ. su di questa moneta, è l’iniziale del titolo ΒΑσιλέως Re.

„ Testa di Apolline )( ΦΙΛΙΠΠΟΥ. Figura che guida in pieno corso una biga (tav. 6. n. 12.)

Questa era la moneta d’oro di Filippo II. re della Macedonia, ch’ei fe coniare in gran numero dopo la conquista delle miniere d’oro della Tracia. Era conosciuta dovunque sotto il nome di Filippo; e sì tosto che i Greci [p. 80 modifica]attaccarono briga coi Romani servì ad arricchite di molto la loro preda. Il rovescio dinota la vittoria, che Filippo avea riportata nella corsa de’ giuochi Olimpici.

„ Testa di Minerva )( ΒΑΣΙΛΕΩΣ ΑΛΕΞΑΝΔΡΟΥ. La Dea Vittoria tiene una corona colla destra, e nella sinistra un Tridente. (tav. 6. n. 13.)

„ Testa d’Ercole coperta di pelle di Lione )( ΑΛΕΞΑΝΔΡΟΥ. Giove sedente coll’Aquila nella destra, e nella sinistra una Lancia: nel campo una Lira, e vicino ΚΟΛΟ (tav. 6. n. 14. )

Il primo pezzo ne dà la solita moneta d’oro di Alessandro Magno, e la seconda quella di argento. Poichè sono communissime entrambe, si riconosce quale, e quanto estesa fosse la possanza di questo Monarca. Nel campo della moneta d’argento veggonsi spesso i simboli, o le iniziali delle Città, nelle quali erano state battute. Su di questa si legge ΚΟΛΟ, vale a dire Colofone una delle ragguardevoli Città dell’Ionia, e la Lira dinota Apolline, che vi era principalmente in venerazione.

„ Testa reale diademata )( ΒΑΣΙΛΕΩΣ . ΜΙΘΡΑΔΑΤΟΥ . ΕΥΠΑΤΟΡΟΣ. Il Caval Pegaso pascente; nell’area della moneta ΘΣ, cioè l’epoca dell’anno 209. Il contorno è ornato da una corona di ellera. (tav. 6. 11. 15.)

Il diritto offre l’effigie del celebre Mitridate Eupatore del Ponto, il quale è notissimo nelle Storie per l’irreconciliabile sua inimicizia col Popolo Romano, e per le sanguinose sue guerre. L’effigie del Pegaso, ch’era il simbolo della nobilissima Città di Amiso in quella provincia, fa conghietturare, che in quella zecca possa essere stata coniata questa moneta. Il numero ΘΣ dinota l’anno 209 dell’epoca, dalla quale si calcolavano le date nel Ponto. Quivi si trova la corona d’edera, perchè a questo fu dato per adulazione il soprannome di Bacco, il qual Nume si coronava solitamente di edera.

„ Testa regia diademata )( ΒΑΣΙΛΕΩΣ. ANTIOXOY. Apolline con dardo nella destra, e l’arco nella sinistra siede sul tripode coperto da una cortina. (tav. 6. n. 16)

L’epigrafe parla di Antioco Re di Sorìa, Regno fondato da Seleuco, e incontrastabilmente il più potente fra tutti i regni, che sorsero alla morte del Magno Alessandro. Il tipo del rovescio è quello, che vedesi per solito [p. 81 modifica]sulla monete dei primi re di Sorìa. Rappresenta Apolline presago. Io non espongo questa moneta, se non come una semplice spiga della messe abbondevolissima nel campo Numismatico dei Re di questa Provincia.

„ Testa regia diademata )( ΠΤΟΛΕΜΑΙΟΥ. ΣΩΤΗΡΟΣ. L’aquila sul fulmine; nell’area l’anno ΛΓ 33. (tav. 6. n. 17.)

Appartiene la moneta presente a Tolomeo figlio di Lago, l’uno de’ più valenti generati di Alessandro. Desso fondò in appresso la monarchia di Egitto, che durò nella sua famiglia fino all’estremo eccidio sotto l’ultima Cleopatra. Egli era uno di quegli uomini rari, che sanno accoppiare la maestà del rango colla nobile degnazione dell’amico: e perciò era amato, e ammirato dall’universo. Gli venne dato il nome di Soter, che a un di presso vale quanto asserire, ch’egli era fatto per procacciare la comune salvezza. Il numero ΛΓ dinota l’anno 33. del di lui regno.

Si danno delle monete regie con varj titoli. Erode il grande, appena fu dichiarato re, si fece chiamare nelle monete ΗΡΩΔΗC. ΕΘΝΑΡΧΟC, vale a dire Governatore de’ Popoli, cioè de’ Giudei. Il di lui figlio Erode Antipa si denominò Tetrarca ΗΡΩΔΟΥ. ΤΕΤΡΑΡΧΟΥ. Ben di rado s’incontrano i titoli di Toparca, e di Dinarca.




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