Lezioni di analisi matematica/Capitolo 8/Paragrafo 48

Capitolo 8 - Retta tangente a una curva

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§ 48. — Retta tangente a una curva.


Come possiamo definire la retta tangente a una curva in un punto in modo conforme alla nostra intuizione?

Le seguenti figure dimostrano che non si può definire tale tangente, dicendo che essa è la retta cha il solo punto comune con la curva, oppure che essa è la retta che ha con la curva a comune il punto , ma che non attraversa la curva in (figure 12-13).


Noi partiremo dall'osservazione che la retta che congiunge due punti molto vicini di una curva si confonde sensibilmente con la retta, che la nostra intuizione dice tangente alla curva nel punto .

Fig. 14.

Così che un abile disegnatore potrebbe chiamare retta tangente a una curva in suo punto la retta (fig. 14), essendo il punto della nostra curva più vicino al punto , tale che la retta possa venire da lui tracciata con l'approssimazione richiesta (se il punto fosse troppo vicino al punto , il tracciare con la precisione voluta la retta egli presenterebbe difficoltà insormontabili). Una tale definizione non è però accettabile da un matematico, il quale prescinde da ogni possibile disegno, e non può tener conto della maggiore o minore abilità di un disegnatore. [p. 160 modifica]Noi, assumendo come punto di partenza i fatti intuitivi ora accennati, porremo la definizione seguente:

Tangente a una curva nel punto A è la posizione limite (se questa posizione esiste) si una secante A B congiungente il punto A con un altro punto B della curva, quando il punto B tende ad A1.


Fig. 15.

Bisogna dimostrare che questa definizione coincide nel caso del cerchio con la definizione data dalla geometria elementare.

Sia dato un punto su un cerchio di centro . Preso un altro punto su tale cerchio, tiriamo la retta ; essa sarà la perpendicolare tirata da alla bisettrice dell'angolo (fig. 15).

Facciamo avvicinare il punto al punto : allora l'angolo tende a zero, e la bisettrice di questo angolo tende al raggio . La retta , che è sempre perpendicolare alla bisettrice , si avvicinerà alla perpendicolare alla retta nel punto , e si ha così la posizione limite della retta , ossia la tangente al cerchio nel punto , nel senso ora definito, è la perpendicolare al raggio del cerchio che ha l'estremo in quel punto , e coincide quindi con la retta che in geometria elementare si chiama “tangente al cerchio nel punto ”.

Fig. 16.

Sia la curva data dall'equazione . Il coefficiente angolare della retta è la tangente dell'angolo che la direzione positiva dell'asse delle fa con un raggio di essa, p. es., col raggio . Sia parallela all'asse delle . Dal triangolo (fig. 16) si ha che questo coefficiente angolare vale in grandezza e segno


dove e , ed sono rispettivamente le ordinate e le ascisse dei punti . [p. 161 modifica]Siano ed le ascisse dei punti . Le corrispondenti ordinate saranno , cosicchè il coefficiente angolare della nostra retta è

,


come del resto si poteva trarre direttamente da note formole di Geometria analitica.

E per la definizione precedente avremo che il coefficiente angolare della retta tangente in esiste ed è uguale a

,


se questo limite esiste. Se noi vogliamo tener conto che può avere un valore qualsiasi dell'intervallo che si considera, possiamo scrivere al posto di , e dire così:

La retta tangente alla curva nel punto di ascissa ha per coefficiente angolare il .

Note

  1. Qui si tratta di una facile estensione del concetto di limite. Noi diciamo che la retta tende ad una posizione , se l'angolo di ed tende a zero. Dicendo poi che si avvicina ad , vogliamo dire che, se la curva è rappresentata da una equazione , noi cerchiamo la posizione limite di per (essendo le ascisse di e di ).