Oss. Le (2) sarebbero conseguenza di (1), se le fossero costanti, cosa che però in generale non sarà.
Le (1), (2) formano un sistema di equazioni lineari nelle incognite . La regola di Leibnitz-Cramer ci assicura [p. 383modifica]della loro risolubilità in un modo e in uno solo, se il determinante del coefficiente delle incognite
è differente da zero. Tale determinante si chiama il Wronskiano delle . Possiamo dunque determinare le soddisfacenti ad (1), (2) se il Wronskiano delle è differente da zero.
Le così determinate, se è arbitraria, non saranno generalmente costanti, ma soddisferanno ad alcune equazioni, le quali dicono che la definita da 81) soddisfa a (2).
Derivando (1) e confrontando con la prima delle (2) si trova che
.
Sarà pertanto
(3) .
Nello stesso modo, confrontando la derivata di ciascuna delle equazioni (2) (l'ultima esclusa) con la seguente equazione (2), si trova
Viceversa, se le soddisfano alle (3) e (3)bis la definita da (1) soddisfa alle (2). Derivando l'ultima dalla (2) si ha:
.
Indicando con funzioni arbitrarie della , da questa equazione, dalle (1) e (2) si deduce immediatamente che:
.
[p. 384modifica]Un caso particolare notevole è il seguente: Se l'equazione:
,
è soddisfatta dalle funzioni a Wronskiano diverso sa zero, allora per ogni funzione derivabile volte si possono trovare delle funzioni di che soddisfano alle (1), (2). Le loro derivate soddisferanno alle (3), (3)bise alla 84), che nella nostra ipotesi diventa semplicemente
(4)bis
Se le soddisfano alle (3), (3)bis, la definita da (1) soddisfa naturalmente anche alle (2) e (4).