Lezioni di analisi matematica/Capitolo 14/Paragrafo 93

Capitolo 14 - Cenno di un problema analogo ai precedenti

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Capitolo 14 - Cenno di un problema analogo ai precedenti
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§ 93. — Cenno di un problema analogo ai precedenti.

Un problema analogo è quello di determinare una funzione che soddisfi alla , dove è una funzione data a priori finita e continua in un rettangolo, avente i lati paralleli agli assi coordinati; e siano , p. es., le coordinate di quel vertice, che ha la minima ascissa e la minima ordinata.

La nostra equazione si può scrivere:

donde

,

dove è una costante rispetto alla , ed è quindi una qualsiasi funzione della (continua, perchè in questi studi ci occupiamo solamente di funzioni continue).

Sarà perciò:

                         (1)

dove è l'integrale di ; cioè, essendo una funzione arbitraria, è una funzione arbitraria della (a derivata continua). Nella (1) compare anche , funzione arbitraria di , perchè si è integrato rispetto a , e quindi l'integrale resta determinato a meno d'una costante (rispetto ad che può essere una funzione affatto qualunque di , ma che supporremo derivabile, volendo che esista .

Se nella (1) poniamo ora l'ipotesi che sia costantemente zero, e quindi7

,

{{smaller|troviamo che la funzione più generale ; che ha la derivata mista di secondo ordine uguale a zero, è somma di due funzioni, l'una di e l'altra di affatto arbitrarie (ma derivabili), e cioè

                              .                                                  (2) [p. 307 modifica]Si può verificare facilmente il nostro risultato derivando la prima rispetto a e poi rispetto a . Si avrebbe:

;

e derivando quindi la rispetto a si ottiene lo zero.

Facciamo un cambiamento di variabili: poniamo cioè

                                        ,               ;

da cui

                                              ,      .

La funzione di e può dunque considerarsi come funzione di e di , e a loro volta funzioni di e .

Derivando allora la rispetto alla tenendo costante, e applicando il teorema di derivazione di funzione di funzione, si ottiene

;

ossia, essendo o ,

.

Derivando rispetto alla , si trova

.

Poichè , si trova

.

Cosicchè la (2), ove si ponga , dà tutte le funzioni che soddisfano alla:

:

risultato importante, perchè riceve applicazioni in molte questioni di fisica.

Oss. Scamiando gli assi delle e delle si trova che la (1) si può scrivere nella forma

.

E se ne potrebbe dedurre che:

.

Questa formola sarà ritrovata in forma assai più generale in altro capitolo.