Lettere di Paolina Leopardi a Marianna ed Anna Brighenti/XCVI

XCVI. Ad Anna Brighenti - A Forlì

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XCVI.

AD ANNA BRIGENTI

a Forlì

22 Luglio (1846)

               Cara Nina

Tardi rispondo alla carissima tua (segnata 25-6-46), ma dice il proverbio, esser meglio tardi che mai. Ora, la Marianna sarà ritornata dal suo viaggio ministeriale, e spero che ora vedrete più chiaro nel vostro destino (frase francese). Già tutti sapete, e da gran tempo il sapete, qual viva parte io prenda a questo destino, e come ardentemente desideri ch’esso sia lieto e felice. Intanto la Marianna si sarà divertita, avrà goduto delle feste di corte, e gioirà nel vedersi così giustamente apprezzata dal sovrano modenese. Credo certo che noi abbiamo quel tal libro di Canosa che mi chiedi, poichè in quel tempo ebbimo parecchie cose di lui, ma poi? Ancora non mi hai detto cosa ne volevi fare.

Sapendo il nome del novello pontefice, già avrai immaginato che fosse un poco parente di Cleofe, la quale è una Ferretti. Ed infatti Pio nono ha esso stesso riconosciuta la parentela, ed ha permesso che la casa Ferretti di Ancona alzasse l’arma di lui, ed ha tolto ogni impedimento all’esule conte Pietro Ferretti, zio di Cleofe al suo [p. 274 modifica]rimpratriare; e ciò appena fatto papa, molti giorni prima della pubblicazione dell’amnistia. In seguito si vedrà se le speranze concepite al suo avvenimento alla sede pontificia eran giuste.

L’Ernani si è fatto ed io ho goduto assai di quella cara e bella musica. Le circostanze e i piccini han voluto che non l’abbia sentita intera, ma ho goduto di sentirmi tuttora capace di provare quei sentimenti dolcissimi che, nella mia prima gioventù, la musica mi faceva provare. Amerò poi di sentire il vostro parere su quel lavoro di Verdi che viene ripetuto per ogni dove, il parere di̟ dotte ed esperte persone in fatto d’armonia.

Cleofe e Virginia ti salutano caramente, e la Marianna salutano e il papà; il non parlar punto della di lui salute, m’indica ch’esso sta bene, e ne ho proprio piacere.

In settembre facilmente, se la famiglia Brighenti dimorerà ancora a Forlì, verrà a trovar uno che ti porterà le nostre nuove e saluti, e ti dirà mille cose per noi, e potrai davvero fargli molte interrogazioni, ed esso risponderà a tutte chè viene in casa mia ogni giorno, ed è amico di casa. Adesso non voglio dire il suo nome, nė lo dirò finchè verrà costì. Abbraccia ben bene la Marianna per me, e pregala a non scordarsi di volermi bene, e di scrivermi presto. Abbraccia pure il papà, e addio, cara Nina! Addio con tutta l’anima all’intera diletta famiglia.