Lettere (Campanella)/L. A Marco Aurelio Severino
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L
A Marco Aurelio Severino
Gli raccomanda Martino Cennomo
e gli dá notizia della stampa de’ suoi libri.
Intendo che Vostra Signoria medica Martin Cennomo grande amico del signor Giovati Vincenzo Lofasto (?) a cui Vostra Signoria sa quanto devo. E perché questa persona si lauda assai di Vostra Signoria e lo tiene meritamente come un Esculapio, e dice che non può far quanto Vostra Signoria merita, e li pare poco quanto facesse, mi pregò ch’io la raccomandasse a Vostra Signoria; il che faccio caldamente, e mi rallegro assai del nome suo che si va ampiamente spandendo. Le mandai li miei libri. È venuta d’Alemagna la Cantica e vengono gli altri; e si stampa la Metafisica, ché n’ho lettera del conte, e pur la Medicina ed Astrologia. Questo dico perché so quanto Vostra Signoria si rallegra di questi boni eventi deH’academia, e noi tutti del suo nome. Dio sia con lei.
[Napoli,] Castelnovo, a’ 24 di settembre 1624. Fra Tomaso Campanella suo.
Al signor Marco Aurelio Severino,
medico ed anatomista reggio
della cittá, salute,
all’Incurabili.