Lettere (Andreini)/Lettera LXXVI

LXXVI. Pensieri Amorosi.

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Pensieri Amorosi.


E
GLI è pur vero, ch’io son nata al Mondo, per non saper giamai, ciò, che sia felicità, e per esser sempre infelice. Mentre io vissi nell’ardente fuoco dell’amor vostro, patij, (e voi ne godeste) tutte quelle passioni maggiori, che possono tormentar un cuor amante; & hora, che bontà del Cielo, e bontà della vostra barbara fierezza (che non voglio dir colpa) son fatta libera, sento nondimeno grave passione, solamente, nel ricordarmi la passata mia vita: e tutto ch’io cerchi di perder la memoria dell’amore, che gran tempo, ingiustamente vi portai, e tutto ch’io giuri di non voler pensarci, pur è forza, che mal mio grado, ci pensi, e questo pensiero, continuamente m’afflige; ma converrà voglia, o non voglia, che ’l mio pensiero, si risolva un giorno di pensar ad altro. Ah che, se questo mio nemico pensiero, vorrà, ch’io pensi à quell’amore, ch’io v’hò portato, come potrò far di meno, sfortunata, ch’io sono, di non pensarci? La Morte sola può vietar al pensiero, che non pensi à quello, ch’egli vuol pensare; infelice mia sorte,

[p. 72v modifica]poiche mentre, ch’io penso di pensar ad ogn’altra cosa, che all’havervi amato impensatamente, pensato mi vien di voi, e di voi pensando, convien per forza, ch’io pensi d’havervi amato, ilche più mi dispiace, e più m’addolora, che, s’io pensassi alla morte, pensando insieme di dover allhora morire. O nemico, e mortal mio pensiero, quanto mi se’ molesto, poiche facendomi pensar profondamente alle mie passate miserie, hai tanta forza, ch’io penso d’esserci più che mai avvilluppata, ma benche pensando io pensi di penare, non per ciò peno, e benche ’l mio pensiero mi faccia pensar d’amare, non per ciò amo, nè son mai più, per dar ricetto ad Amore; e s’io pensassi, pensando di dover amarvi, di nuovo, io darei bando à tutti i miei pensieri. Questo contento mi giova, & è, che mentre il mio pensiero vuol pur pensar di voi, sò, ch’egli pensa contra mia voglia, e sò che del suo pensare, io non hò colpa alcuna, che, s’io pensassi d’haver parte in questo pensar, impensatamente farei pensiero di levarmi pensatamente la vita.