Le rime di M. Francesco Petrarca/Sonetto XIII

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Canzone II Sonetto XIV

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SONETTO XIII.


I
O mi rivolgo indietro a ciascun passo

     Col corpo stanco, ch’a gran pena porto;
     E prendo allor del vostr’aere conforto,
     4Che ’l fa gir oltra, dicendo, Oimè lasso.
Poi ripensando al dolce ben ch’io lasso,
     Al cammin lungo, ed al mio viver corto;
     Fermo le piante sbigottito, e smorto;
     8E gli occhi in terra lagrimando abbasso.
Talor m’assale in mezzo a’ tristi pianti
     Un dubbio, come posson queste membra
     11Da lo spirito lor viver lontane:
Ma rispondemi Amor: Non ti rimembra,
     Che questo è privilegio degli amanti,
     14Sciolti da tutte qualitati umane?