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10 | P R I M A |
CANZONE II.
Nel bel viso di quella che v’ha morti,
Pregovi, siate accorti:
Che già vi sfida Amore; ond’io sospiro.
5Morte può chiuder sola a’ miei penseri
L’amoroso cammin che gli conduce
Al dolce porto della lor salute.
Ma puossi a voi celar la vostra luce
Per meno obbietto: perchè meno interi
10Siete formati, e di minor virtute.
Però dolenti, anzi che sian venute
L’ore del pianto, che son già vicine,
Prendete or’ alla fine
Breve conforto a sì lungo martiro.
SONETTO XIII.
Col corpo stanco, ch’a gran pena porto;
E prendo allor del vostr’aere conforto,
4Che ’l fa gir oltra, dicendo, Oimè lasso.
Poi ripensando al dolce ben ch’io lasso,
Al cammin lungo, ed al mio viver corto;
Fermo le piante sbigottito, e smorto;
8E gli occhi in terra lagrimando abbasso.
Talor m’assale in mezzo a’ tristi pianti
Un dubbio, come posson queste membra
11Da lo spirito lor viver lontane:
Ma rispondemi Amor: Non ti rimembra,
Che questo è privilegio degli amanti,
14Sciolti da tutte qualitati umane?