Le rime di M. Francesco Petrarca/Sonetto LXXIX

Sonetto LXXVIII Sonetto LXXX

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SONETTO LXXIX.


Q
Uella fenestra ove l’un sol si vede

     Quando a lui piace, e l’altro in su la nona;
     E quella dove l’aere freddo suona
     4Ne’ brevi giorni, quando Borea ’l fiede;
E ’l sasso, ove a’ gran dì pensosa siede
     Madonna, e sola seco si ragiona;
     Con quanti luoghi sua bella persona
     8Coprì mai d’ombra, o disegnò col piede;
E ’l fiero passo ove m’agiunse Amore;
     E la nova stagion che d’anno in anno
     11Mi rinfresca in quel dì l’antiche piaghe;
E ’l volto, e le parole che mi stanno
     Altamente confitte in mezzo ’l core:
     14Fanno le luci mie di pianger vaghe.