Le rime di M. Francesco Petrarca/Sonetto LVIII
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Sonetto LVIII
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SONETTO LVIII.
Q
Uando giunse a Simon l’alto concetto Ch’a mio nome gli pose in man lo stile;
S’avesse dato a l’opera gentile
4Con la figura voce, ed intelletto;
Di sospir’ molti mi sgombrava il petto:
Che ciò ch’altri han più caro, a me fan vile:
Però che ’n vista ella si mostra umìle,
8Promettendomi pace ne l’aspetto.
Ma poi ch’i’ vengo a ragionar con lei;
Benignamente assai par che m’ascolte;
11Se risponder savesse a’ detti miei.
Pigmalion, quanto lodar ti dei
Dell’immagine tua, se mille volte
14N’avesti quel ch’i’ sol una vorrei.<