Le rime di M. Francesco Petrarca/Sonetto LIV

Canzone XX Sonetto LV

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SONETTO LIV.


I
O son già stanco di pensar, siccome

     I miei pensier’ in voi stanchi non sono;
     E come vita ancor non abbandono,
     4Per fuggir de’ sospir sì gravi some;
E come a dir del viso, e de le chiome,
     E de’ begli occhi, ond’io sempre ragiono,
     Non è mancata omai la lingua, e ’l suono
     8Dì, e notte chiamando il vostro nome;
E ch'e pie’ miei non son fiaccati, e lassi
     A seguir l’orme vostre in ogni parte,
     11Perdendo inutilmente tanti passi;
E onde vien l’inchiostro, onde le carte
     Ch’i’ vo empiendo di voi: se ’n ciò fallassi;
     14Colpa d’amor, non già difetto d’arte.