Le rime di M. Francesco Petrarca/Sonetto CXCI

Sonetto CXC Sonetto CXCII

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SONETTO CXCI.


A
Ura, che quelle chiome bionde, e crespe

     Circondi, e movi, e se mossa da loro
     Soavemente, e spargi quel dolce oro,
     4Et poi ’l raccogli, e ’n bei nodi 'l rincrespe;
Tu stai nelli occhi ond’amorose vespe
     Mi pungon sì, che ’n fin qua il sento, e ploro,
     e vacillando cerco il mio tesoro,
     8Com'animal che spesso adombre, e ’ncespe:
Ch’or mel par ritrovar; e or m’accorgo
     Ch’i’ ne son lunge: or mi sollievo; or caggio;
     11Ch’or quel ch’i’ bramo, or quel ch’è vero, scorgo.
Aer felice, col bel vivo raggio
     Rimanti; e tu corrente, e chiaro gorgo,
     14Che non poss’io cangiar teco viaggio?