Le rime di M. Francesco Petrarca/Sonetto CX

Sonetto CIX Canzone XXXII

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SONETTO CX.


C
Ome talora al caldo tempo sole

     Semplicetta farfalla al lume avezza
     Volar negli occhi altrui per sua vaghezza;
     4Onde aven ch’ella more, altri si dole:
Così sempre io corro al fatal mio Sole
     Degli occhi onde mi ven tanta dolcezza,
     Che ’l fren de la ragion' Amor non prezza;
     8E chi discerne è vinto da chi vole.
E veggio ben, quant’elli a schivo m’hanno;
     E so, ch’i’ ne morrò veracemente;
     11Che mia vertù non può contra l’affanno:
Ma sì m’abbaglia Amor soavemente,
     Ch’i’ piango l’altrui noja, e no ’l mio danno;
     14E cieca al suo morir l’alma consente.