Le rime di M. Francesco Petrarca/Sonetto CLXXI
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Sonetto CLXXI
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SONETTO CLXXI.
A
Nima; che diverse cose tante Vedi, odi, e leggi, e parli, e scrivi, e pensi,
Occhi miei vaghi, e tu fra gli altri sensi
4Che scorgi al cor l’alte parole sante;
Per quanto non vorreste o poscia, od ante
Esser giunti al cammin che sì mal tiensi;
Per non trovarvi i duo bei lumi accensi,
8Nè l’orme impresse dell’amate piante?
Or con sì chiara luce, e con tai segni
Errar non dessi in quel breve viaggio
11Che ne può far d’eterno albergo degni.
Sforzati al cielo, o mio stanco coraggio,
Per la nebbia entro de’ suoi dolci sdegni
14Seguendo i passi onesti, e ’l divo raggio.