Le rime di M. Francesco Petrarca/Sonetto CLII
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Sonetto CLII
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SONETTO CLII.
Q
Uesta fenice de l’aurata piuma Al suo bel collo candido gentile
Forma senz’arte un sì caro monile,
4Ch’ogni cor addolcisce, e ’l mio consuma:
Forma un diadema natural, ch’alluma
L’aere d’intorno; e ’l tacito focile
D’Amor tragge indi un liquido sottile
8Foco, che m’arde alla più algente bruma.
Purpurea vesta d’un ceruleo lembo
Sparso di rose i belli omeri vela;
11Novo abito, e bellezza unica, e sola.
Fama nell’odorato, e ricco grembo
D’Arabi monti lei ripone, e cela;
14Che per lo nostro ciel sì altera vola.