Le rime di M. Francesco Petrarca/Sonetto CCXXX

Canzone XLI Sonetto CCXXXI

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SONETTO CCXXX.


L
’ardente nodo ov’io fui d’ora in hora,

     Contando, anni ventuno interi preso,
     Morte disciolse, nè già mai tal peso
     4Provai, nè credo ch’uom di dolor mora.
Non volendomi Amor perdere anchora,
     Ebbe un altro lacciuol fra l’erba teso,
     Et di nova èsca un altro foco acceso,
     8Tal ch’a gran pena indi scampato fôra.
Et se non fosse esperïentia molta
     De’ primi affanni, i’ sarei preso et arso,
     11Tanto più quanto son men verde legno.
Morte m’à liberato un’altra volta,
     Et rotto ’l nodo, e ’l foco à spento et sparso:
     14Contra la qual non val forza nè ’ngegno.