Le rime di M. Francesco Petrarca/Sonetto CCXLV

Sonetto CCXLIV Sonetto CCXLVI

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SONETTO CCXLV.


S
E quell’aura soave de’ sospiri

     Ch’i’ odo di colei che qui fu mia
     Donna, or è in cielo, et anchor par qui sia,
     4Et viva, et senta, et vada, et ami, et spiri,
Ritrar potessi, or che caldi desiri
     Movrei parlando! sì gelosa et pia
     Torna ov’io son, temendo non fra via
     8Mi stanchi, o ’ndietro o da man manca giri.
Ir dritto, alto, m’insegna; et io, che ’ntendo
     Le sue caste lusinghe e i giusti preghi
     11Col dolce mormorar pietoso et basso,
Secondo lei conven mi regga et pieghi,
     Per la dolcezza che del suo dir prendo,
     14Ch’avria vertù di far piangere un sasso.