Le rime di M. Francesco Petrarca/Sonetto CCXIX
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Sonetto CCXIX
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SONETTO CCXIX.
I
N quel bel viso ch’i’ sospiro, e bramo, Fermi eran gli occhi desiosi, e ’ntensi:
Quand'Amor porse, quasi a dir Che pensi?
4Quell'onorata man che secondo amo.
Il cor preso ivi, come pesce all’amo;
Onde a ben far per vivo exempio viensi;
Al ver non volse li occupati sensi:
8O come novo augello al visco in ramo:
Ma la vista privata del suo obbietto,
Quasi sognando, si facea far via;
11Senza la qual’l suo ben'è imperfetto;
L’alma tra l’una, e l’altra gloria mia
Qual celeste non so novo diletto,
14E qual strania dolcezza si sentia.