Le rime di M. Francesco Petrarca/Sonetto CCIV

Sonetto CCIII Sonetto CCV

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SONETTO CCIV.


M
Ira quel colle, o stanco mio cor vago:

     Ivi lasciammo ier lei ch’alcun tempo ebbe
     Qualche cura di noi, e le ne ’ncrebbe,
     4Or vorria trar degli occhi nostri un lago.
Torna tu in là, ch’io d’esser sol m’appago;
     Tenta, se forse ancor tempo sarebbe
     Da scemar nostro duol, che’n fin qui crebbe;
     8O del mio mal participe, e presago.
- Or tu ch’ài posto te stesso in oblio
     E parli al cor pur com’e’ fusse or teco;
     11Misero, e pien di pensier vani, e sciocchi!
Ch’al dipartir dal tuo sommo desio
     Tu ten’andasti; e’ si rimase seco,
     14E si nascose dentro a’ suoi belli occhi.