Le pitture notabili di Bergamo/XXXII

XXXII - S. Sepolcro d’Astino

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XXXI XXXIII
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S. SEPOLCRO D’ASTINO.


XXXII.


D
I Monaci Vallombrosani, fondato insieme colla Chiesa nel 1107. la quale fu consagrata da Ambrogio Vescovo di Lodi nel 1117. e rinnovato nel 1515. essendosi in oltre ristorata la Chiesa medesima nel 1545. Le due enunciate Pitture, [p. 70 modifica]che meritano una particolare attenzione, sono la Tavola del Patriarca S. Giovanni Gualberto, che all’inimico perdona, di mano del famoso Cavalier Passignano Fiorentino, posta in Chiesa all’Altare che è dirimpetto a quello del Rosario; e il Cenacolo di Nostro Signore, Quadro grande situato nel Refettorio de’ Monaci, e lavorato da quel Valentuomo ch’egli era, Alessandro Allori Fiorentino, similmente chiamato il Vecchio Bronzino. E quì lasciando da parte più altre Chiese di questa vasta e dispersa Parrocchia, sì per esser distanti, sì perchè si crede che non v’abbiano in esse cose tali da poter compensare la fatica del viaggio; entreremo novamente in Città, e recandoci al Mercato delle Scarpe, indi scendendo a mano destra, e usciti della stimatissima Porta della Città, detta di S. Giacomo, fabbricata nel 1592. di sterminati pezzi di marmo bianco, ci fermeremo su i Ponti a contemplare la marziale insieme ed elegante maniera con che fu architettata: e quinci ripigliando la scesa entreremo nell’ampio e popoloso

BORGO DI S. LEONARDO.