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di Gio. Paolo Cavagna: di cui pur sono gli altri, benchè men risentiti, della Natività di M. V. al lato destro della Cappella, e la Visitazione al sinistro. Da dove alquanto retrogradando si ritrova la via a mano manca, per cui si sale all’antica Chiesiuola di
S. VIGILIO.
XXXI.
Osta poco al di sotto del Castello, detto la Cappella, e rinnovata ed ampliata nel 1517. nella forma che è di presente, con tre Altari; osservandosi al maggiore una Tavola assai apprezzata di Agostino Caversegno Bergamasco, su cui vi dipinse S. Vigilio colla Madre S. Massenzia, e S. Lupo, Duca di Bergamo. Da quì discendendo non dee rincrescerci di allungare alquanto il viaggio per vedere, fra più altre cose degne di osservazione, due insigni Pitture esistenti nel celebre e antico Monistero di
S. SEPOLCRO D’ASTINO.
XXXII.
I Monaci Vallombrosani, fondato insieme colla Chiesa nel 1107. la quale fu consagrata da Ambrogio Vescovo di Lodi nel 1117. e rinnovato nel 1515. essendosi in oltre ristorata la Chiesa medesima nel 1545. Le due enunciate Pitture,