Le pitture notabili di Bergamo/LXXXI
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LXXXI - Sant’Antonio Foris
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SANT’ANTONIO FORIS.
LXXXI.
P
Erchè situata fuori dell’antico recinto della Città, e a distinzione della Chiesa di Sant’Antonio Viennense, o di Prato, come alcuni chiamanla, posta dentro l’anzidetto recinto della Città, e allato al Monastero delle Monache Umiliate di Sant’Agata nel Borgo San Leonardo (la qual Chiesa fu da Gherardo del Sale, Nobile della Patria, fondata nel 1378. e poscia comperata insieme coll’annesso Spedale nel 1585. dalle Monache di Santa Lucia Vecchia, per ampliare il prefato Monastero di Sant’Agata, dove l’anno appresso furono trasferite, e quinci chiamate col nome di Santa Lucia ed Agata). Questa Chiesa dunque, di cui favelliamo, è una delle quindici fabbricata da Carlo Magno nella nostra Città. Si ha memoria che fu risarcita dallo Spedal Maggiore nel 1530. al quale fu unita nel 1457. con un picciolo Spedale che vi era annesso a benefizio degli Ammalati di que’ contorni. La Tavola dell’Altar maggiore è fattura di Paolo Cavagna, divenuta vittima miserabile dell’umidità, e del tempo. Contiene la B. V. col Puttino, e sotto i SS. Antonio Abate, Giuseppe, Rocco, ec. All’altro Altare havvi di mano antica, ma dotta e finora ignota, il S. Lorenzo Giustiniani celebrante, col Bambino Gesù comparsogli sulla mensa dell’Altare, e due Angeli in un aprimento di nubi: nel piano poi varie persone, fralle quali evvi un genuflesso di un bel nudo nel dosso. Pochi passi distante è dall’opposta banda la divota e polita Chiesa delle
CAPPUCCINE.