Le pitture notabili di Bergamo/LII
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S. ANTONIO ABATE.
LII.
Dei cinque Altari, che quivi si onorano, il primo entrando a destra ha una Tavola col Transito di S. Giuseppe, stimabile fatica di Felice Torelli. La Deposizione di Cristo al dirincontro di colorito più quieto dell’antecedente, ma ugualmente corretta, è di Girolamo Donini. La B. V. col Bambino, e sotto i SS. Marco Evangelista a destra e Alessandro alla sinistra, Tavola posta all’Altare della Cappella sfondata che è dalla banda dell’Epistola, è Opera applauditissima del Cignaroli. Il S. Cammillo de’ Lellis all’Altare dirimpetto è di mano del Polazzi; ma non è delle sue più distinte operazioni. L’ammirabile Fresco nel Coro, che serve di Quadro all’Altar principale, uscì dal pennello di Paolo Cavagna. Viene in esso rappresentato un maestoso S. Antonio Abate fra i SS. Bernardo in atto di leggere un libro, e Rocco. Il S. Bernardo fu dal Cavagna dipinto cogli occhiali; i quali gli furono levati da1 Antonio Scarpetta, in maniera però che con una spugna bagnata ristituirglisi potessero. Un altro gentil Fresco del Cavagna vedesi al Battistero col Redentore battezzato da S. Giovanni, il Dio Padre sopra corteggiato da due Angioletti, e due altri nel piano più adulti. Uscendo di Chiesa, e voltando a sinistra, trovasi la contigua
CAPPELLA DE’ MORTI.
Note
- ↑ Era questi Bergamasco; e finì di vivere poco prima della metà del secol corrente. Ebbe molta abilità nel copiare le Battaglie del Borgognone, sicchè alcune sue copie furono prese per originali. Mostrò pure talento nel dipignere tele di certe galanterìe, che sembran appoggiate, o appese ad un asse.