Scena VI

../Scena V ../Scena VII IncludiIntestazione 20 agosto 2008 75% teatro

Scena V Scena VII


Lorenzo che introduce il dottor Francuccio, e Domenica.


LORENZO
Resti servita illustrissimo signor dottore.
FRANCUCCIO
Non sono illustrissimo, figliuol caro, sono un galantuomo.
LORENZO
E non si può essere galantuomo e illustrissimo?
FRANCUCCIO
Sí, sí; ma mi piace di essere trattato senza questi titoli insulsi. Buon giorno quella giovine.
DOMENICA
Serva sua (un po’ dispettosa).
FRANCUCCIO
Son io forse venuto troppo presto?
DOMENICA
Veramente questa non par ora propria per visitare una dama.
FRANCUCCIO
Avete ragione. Ma io non vengo a visitar una dama; vengo a visitare una ammalata, e credo che le malattie mettano tutti del pari. Mi hanno fatta grandissima fretta perch’io venga. M’hanno detto che il bisogno è pressante; onde...
DOMENICA
Onde, onde la padrona adesso non è certamente visibile.
FRANCUCCIO
Benissimo, sia pur invisibile. Desidero quando sarà visibile di poterla trovare ancora sanabile. Anderò, e poi tornerò. Intanto mi basta che la padrona, voi, e tutti di questa casa sappiate ch’io son venuto a solo oggetto d’obbedire al mio rispettabile padrone ed amico il signor Don Alfonso, padre di questa dama invisibile; che per altro io non medico donne, e molto meno, poi se sieno dame. Ho avuta sempre grandissima cura del mio onore e della mia riputazione, né mai ho voluto che la malattia d’una femmina mi faccia perdere due cose tanto preziose.
DOMENICA
Come parla, signore?
LORENZO
Eh! che parla benissimo; bravo.
DOMENICA
Che cosa siamo noi altre donne?
FRANCUCCIO
Siete fatte a posta per disonorare la medicina. Bisogna quasi sempre guarirvi quando già non siete ammalate, o ammazzarvi quando facilmente si potrebbe guarirvi... Ma io non son venuto per disputare con voi. Fra poco ritornerò. Già mi sono impegnato per una visita sola (s’incammina per partire).
DOMENICA
(La sà lunga costui, e non lo vorrei disgustare) (da sé). Favorisca; aspetti. Avviserò la padrona. O introdurrò Vossignoria illustrissima, o qui verrà la mia padrona ella stessa.
FRANCUCCIO
Come volete. Aspetterò; e mi sarà piacevolissima cosa di vedere che l’ammalata venga ella stessa ad incontrare il medico (ironicamente). Dunque non istà in letto? si leva.
LORENZO
Oh bella! se è stata levata e fuori di casa tutta la notte.
FRANCUCCIO
Me ne rallegro; quest’è indizio di buona salute.
LORENZO
Certo, è indizio di buona salute; ma è anche una buona spinta a crepare.
DOMENICA
Tu non sai ciò che tu dica. È stata fuori di casa per necessità, per convenienza... Orsú, corro ad avvisarla. (Mio marito, e piú poi questo medico mi fanno tremare. Ho paura che il bel tempo sia finito per noi) (da sé, entra).