La virtù sconosciuta/Oltre all'ottavo lustro un anno appena

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Vittorio Alfieri - La virtù sconosciuta (1786)

Oltre all'ottavo lustro un anno appena

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Oh più assai che Fenice amico raro

Era l'amico, che il destin mi fura

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Oltre all’ottavo lustro un anno appena
     Varcando iva lo amico del mio cuore,
     Quando il fratello suo morendo il mena
     Seco in tomba, sì grave ei n’ha dolore.
Eppur l’infermo, che duo dì premuore,
     Doppio aver lascia e libertade piena
     Al mio, che esemplo di fraterno amore,
     Perde a sì fera vista e polso e lena.
Nè già gli è tolto nel german l’amico;
     Ancor ch’ottimi entrambi, eran dispari
     D’alma, d’ingegno, d’indole, e di brama.
Pietà fu sola (e in ver, del tempo antico)
     Che orbato ha Siena, e me, d’uno dei rari,
     Ch’ebber alte virtudi, ed umil fama.