La stazione estiva di Montepiano/II
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§ 2. — Bisenzio (superiore)
Il Bisenzio, riunione di due correnti (bis amnis), che dà il nome alla valle omonima, prende tale appellazione là dove il Bacuccio e la Trogola confondono insieme le loro acque, sotto il romito, alpestre paesello di Cantagallo, nel luogo detto Molin della Sega.
Dopo un corso di circa 4 Cm. riceve la Carigiola che scende dall’Appennino tra il monte delle Scalette ed il monte della Scoperta, e piegando poi da ponente a levante passa sotto il borgo di Mercatale, e quivi a lui si unisce la Fiumenta che dai gioghi di Montepiano e di Mezzana gli porta acque abbondanti.
Da Mercatale volge il suo corso da Nord a Sud e spumante discende fra le balze di macigno sino al piè delle rupi serpentinose di Montecuccoli. Angustiato fra le serre dello stesso monte e dell’opposto poggio di Gricigliana, si svincola serpeggiando per quella gola e quindi più libero e meno furioso prosegue il cammino per Usella, Vaiano e Popigliano, fiancheggiato da una duplice linea di poggi sin presso le mura di Prato.1
È molto pescoso: alle sue duplici sorgenti del Bacuccio e della Trogola, ombreggiate da piante annose, nelle acque purissime e fresche, nel fondo delle strette, scoscese gole, abbondano le saporose e delicate trote; più in basso lasche, broccioli squisiti e barbi. Ha vari affluenti, tanto sulla destra che sulla sinistra, ma i più importanti gli abbiamo già ricordati. È traversato da varî ponti e il suo percorso dal Molin della Sega, ove prende il nome, fino al ponte di Porta Mercatale a Prato è di circa ventisei chilometri e mezzo.