La scirconcisione der Zignore

Giuseppe Gioachino Belli

1832 Indice:Sonetti romaneschi VI.djvu sonetti caudati letteratura La scirconcisione der Zignore Intestazione 2 novembre 2022 25% Da definire

Er roffiano onorato La Nunziata (12 gennaio 1832)
Questo testo fa parte della raccolta Sonetti romaneschi/Sonetti dal 1828 al 1847

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LA SCIRCONCISIONE DER ZIGNORE

     Sette ggiorni e un po’ ppiù ddoppo de cuello
Che ccór fieno e li scenci inzino ar gozzo
La Madonna tra un bove e un zomarello
Partorì er bon Gesù ppeggio d’un mozzo;

     Er padre sputativo1 poverello
Pijjò in braccio er bambino cór zangozzo;2
E annorno ar tempio a fajje fà a l’uscello
Er tajjo d’un tantin de scinicozzo.3

     Eppoi doppo trent’anni fu pe’ mmano
De San Giuvanni bbattezzat’a sguazzo
In cuer tevere4 granne der giordano.

     In cuanto a cquesto è vvero ch’er regazzo
Venne a la fede e sse fesce cristiano:
Ma le ggirelle5 io nu le stimo un cazzo.

12 gennaio 1832 - De Pepp’er tosto

Note

  1. Putativo.
  2. Singhiozzo.
  3. Prepuzio. Con questa voce i Romaneschi burlano gli Ebrei.
  4. Tevere, per nome appellativo di fiume.
  5. I volubili.