La progettazione di sistemi di contabilità direzionale nelle aziende vitivinicole: il caso Barone Pizzini/Le dinamiche competitive del settore
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Secondo l’ultimo rapporto dell’Organizzazione Internazionale della Vite e del Vino (OIV), l’Italia era nel 2006 la maggiore esportatrice di vino (18,4 milioni di hl), seguita da Francia (14,7) e Spagna (14,3). Questo dato è il risultato di un trend che ha visto la tendenza ad un consumo non più solo di vino prodotto localmente ma, sempre più, di vino proveniente da aree diverse e qualificate. Infatti, l’interscambio mondiale di vino ha avuto, negli ultimi vent’anni, una crescita media del 4% annuo.1
Inoltre, sempre secondo la stessa fonte, nel 2006 il fatturato medio delle prime 50 società vitivinicole italiane è stato di poco superiore ai 35 milioni di euro di cui ben il 46% realizzato all’estero, a testimonianza del trend positivo di espansione commerciale che sta interessando il settore.
Negli ultimi anni, oltre alla crescente problematicità esterna, è notevolmente aumentato anche il grado di complessità interna del settore, sia sul fronte della domanda che su quello della concorrenza, proveniente soprattutto dai paesi emergenti2.
Questo contesto ha portato tutte le imprese vitivinicole ad una maggiore attenzione alle tematiche della razionale conduzione d’azienda, anche a testimonianza di un processo di transizione che esse stanno compiendo da una logica di gestione prettamente familiare ad una di tipo manageriale3. Da qui il crescente interesse dimostrato recentemente verso la tematica del controllo di gestione all’interno delle aziende vitivinicole.
Occorre tuttavia una doverosa puntualizzazione. I dati appena elencati non tengono conto di una fondamentale distinzione fra diverse possibili strategie generiche attuabili da un’impresa vitivinicola, strategie alle quali corrispondono differenti tipologie di azienda con differenti problematiche gestionali. Il riferimento è alle note "generic strategies" delineate da Porter4. Nell’industria vitivinicola è infatti fondamentale la collocazione dell’azienda considerata all’interno della citata classificazione, in particolare per quanto riguarda la distinzione tra aziende che perseguono una leadership di costo, puntando su prezzi bassi, e aziende che perseguono una strategia di differenziazione, puntando sulla qualità del prodotto.
Per quel che concerne il presente lavoro, si ritiene opportuno quindi riportare alcuni dati relativi allo specifico contesto competitivo in cui opera l’azienda analizzata, quello delineato da una determinata area geografica contraddistinta da una produzione vitivinicola che punta sulla qualità: la Franciacorta. Sempre senza perdere di vista la questione che si intende affrontare, ovvero l’individuazione dell'origine dei fabbisogni di gestione di un’azienda vitivinicola e le problematiche della progettazione di sistemi controllo, per tale tipologia di azienda in generale e per l’azienda Barone Pizzini nel caso specifico, nella Figura 2 vengono riportati i dati relativi all’andamento delle vendite di Franciacorta5.
Fig. 2 – Vendite di Franciacorta
Fonte: elaborazione personale su dati forniti dal Consorzio per la tutela del Franciacorta.
Come mostrano i dati forniti dal Consorzio, le vendite di Franciacorta hanno visto una notevole crescita. In particolare, negli ultimi sette anni considerati, sono aumentate ad un tasso sempre superiore al 10%. E’ importante considerare che l’aumento delle vendite di bottiglie di Franciacorta è proporzionale all’aumento della superficie vitata6; non si è quindi cercato di soddisfare l’aumento della domanda attraverso un maggiore sfruttamento delle viti, rischiando di compromettere la qualità del prodotto finale ma, piuttosto, i produttori locali hanno puntato su un investimento in nuovi terreni mantenendo un’alta qualità.
Note
- ↑ Elaborazione personale di dati provenienti da Organisation International de la Vigne et du Vin, www.oiv.int
- ↑ Antonelli V, D’Alessio R. (2007), Casi di controllo di gestione: metodi, tecniche, casi aziendali di settore, Wolters Kluwer, Milano.
- ↑ Ibidem
- ↑ Porter, M. (1980), Competitive Strategy, Free Press, New York.
- ↑ Come verrà approfondito nel prossimo capitolo, Franciacorta è una Denominazione di Origine Controllata e Garantita che sta ad indicare il territorio ma anche il metodo di produzione, quindi lo specifico vino "bollicine". Accanto ad esso, nel territorio franciacortino, sono prodotti i vini Curtefranca Doc, Denominazione di Origine Controllata Bianco e Rosso e il Sebino Igt, Indicazione Geografica Tipica, non considerati nella Figura 2.
- ↑ Baccaglio M. (2009), blog all’indirizzo: http://inumeridelvino.it