La prima volta, che io m'avvenni in quella
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Questo testo fa parte della raccolta Rime dell'avvocato Gio. Batt. Felice Zappi e di Faustina Maratti sua consorte
XXIX.
La prima volta, che io m’avvenni in quella
Ninfa, che il cor m’accese, e ancor l’accende,
Io dissi: è Donna, o Dea Ninfa sì bella?
Giunse dal prato o pur dal Ciel discende?
5La fronte inchino in umil atto, ed ella
La mercè pur d’un sguardo a me non rende,
Qual vagheggiata in Cielo o Luna o Stella,
Che segue altera il suo viaggio, e splende.
Chi detto avesse a me! costei ti sprezza,
10Ma un dì ti riderai del suo rigore:
Che nacque sol per te tanta bellezza.
Chi detto avesse ad Essa! il tuo bel core
Sai chi l’avrà? Costui ch’or non t’apprezza
Or negate i miracoli d’amore!