La nobil Donna, che con forte mano
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Questo testo fa parte della raccolta Sonetti d'alcuni arcadi più celebri/Teresa Grillo Panfilia
II
La nobil Donna, che con forte mano
Altera siede a governar l’impero
De’ sensi, che vorrian da lei lontano
Sottrarsi, e correr’ ogni lor sentiero;
5Per man mi prende e per deserto e strano
Calle mi guida, e a lei va innanzi il Vero:
Io veggio allor misero stuolo insano
In parte, ove si turba il mio pensiero.
Quei, dice, che tua mente empion d’orrore,
10Miei furo un tempo, indi da me fuggiro
Tratti dai vezzi d’un fallace Amore.
Or tra speme e timor, sempre in martiro
Piangon le lor ferite e ’l grave errore;
Ed apprendon Ragion dal lor deliro.