La navigazione di San Brandano/XXXI

Capitolo XXXI

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Anonimo - La navigazione di San Brandano (X secolo)
Traduzione dal latino di Anonimo (XV secolo)
Capitolo XXXI
XXX XXXII
COME I FRATI COMINCIANO
A ENTRARE NEL PARADISO TERRESTRO


Essendo passati e’ quaranta dì questo procuratore gli mena per la via infino alla nave e fegli entrare tutti in nave ed elli andò co lloro allegramente. Essendo eglino andati tutto ’l dì navicando infino a sera, e’ venne una grande nuvola e sì spessa che appena poteva vedere l’uno l’altro; in piccola ora comincia a venire di gran tuoni e baleni e spaurosi da vedere e da udire, per la qual cosa e’ frati ebbono una gran paura. E ’l procuratore pure li confortava e diceva: "Non abbiate paura di niuna cosa". E poi diceva San Brandano: "Sapete voi che novelle sia questa?". Ed egli li rispuose di no, e ’l procuratore gli disse: "Or guardate indietro e ditemi quello che voi vedete alla [...] ". E’ guatarono indietro e inanzi e non viddono altro che lla nuvola, e[d e'] sì disse a llui: "Ma io sento un molto grande odore e soave che tutto mi conforta". E ’l procuratore gli disse così: "Questa così gran nuvola la quale voi vedete sì à circundata quella preziosa isola la quale [voi] andate cercando già setti anni, e perché voi siete stati fermi nella fe’ e sietevi ben portati in questo viaggio Iesù Cristo vi vuole oggimai compiere e’ vostri intendimenti, e per questo che voi avete veduto e sentito voi potete ben sapere ch’egli è molto grande la grazia di Dio e ’l senno e lla possanza di Dio, e à fatto maggiore cose che lla gente non fa e non vede e non crede e non può comprendere per lo suo peccà, e voi avete veduto e in poca ora provato per molte guise di tribulazione e d’angosce se nonne el Paradiso che ssi dice di Dio, e per altra maniera non si può andare se nonne per molte tribulazioni del corpo, e così convenne andare a tutti e’ santi e lle sante di Dio, ed egli anche volse affaticarsi ché ssi fece uomo come gli altri. Io so bene che voi avete veduto assai cose stranie da vedere e da credere a chi fosse detto questo, ed è niente a rispetto di quello che voi vederete ancora e toccherete nella nobile terra di promissione de’ santi onde voi siete stati tutti allegri e pieni di buon conforto sperando di vero de’ suoi preziosi corpi i quali risuciteranno da morte a vita e in quella ora averanno compiutamente la sua parte del Paradiso e lla sua gloria e ’l suo desiderio lo quale Iddio à promesso di dare a’ suoi servidori che moriranno con verace penitenzia e in istato di grazia; [e] perciò disse Santo Giovanni evangelista: Beati mortui qui in Domino moriuntur perciò che lle sue opere gli vanno dietro per merito e trovale bene nell’altro mondo lo quale non debba avere mai fine. E tosto [voi av]rete la pruova delle parole che disse David profeta in un verso che disse: Beati qui in [domo] habitant tua, Domine; e Iddio disse essendo uomo: In domo patris mei multe mansiones sunt".

Essendo [...] in queste parole per ispazio d’una ora e in questa nuvola, e andando tuttavia la nave inanzi, eglino uscirono fuori di quella nuvola e viddono una grande luce e chiarità come lo sole, e pareva l’aurora chiara e lucida di colore giallo; e andando inanzi la chiarità cresceva sì pienamente che molto si maravigliavano e vedevano per lo cielo molto meglio le stelle che non si può vedere in altra parte, e vedevano li setti pianeti andare per lo cielo manifestamente, andare pe llo cielo là ov’eglino erano, ed era in questo sì gran luce che ’l sole non vi faceva bisogno. San Brandano domanda onde veniva tanta luce e s’egli era un altro sole in quelle parti maggiore e più bello e più lucente del nostro, rispuose e disse: "La luce che par sì grande in queste parti si è bene d’un altro sole el quale non somiglia quello ch’è pe lli segni del cielo. E questo sole che rende qua cotale luce si è un sole che mai non si parte per niuno tempo del suo luogo, e si è assai più alto e si è cento milia volte più lucente che quello che va intorno, e così come la luna riceve luce dal sole e per ciò [app]are, e non per sé, lo sole ch’è luce del mondo e compagnone della luna si [è] continuamente guardà e illuminà dall’altro sì bel sol lione: quello di so[pra] allumina quello di sotto e da llui egli diventa così bello e lucente per ogni tempo; chi fosse così alto come lo sole compagnone della luna sì nne potrebbe ricevere qualche luce, e così non [...] lo sole ben guar[d]are da alto al basso come non può l’occhio dell’uomo guardare lo sole, e pe lla luce così preziosa la quale è in questo luogo e piena di virtù sì ci è tutte le cose così belle in questo luogo e così buone e perfette. Questo si è nobile sole e nobile si è Iddio grazioso lo quale amministra qua ogni cosa graziosamente della sua possanza [a'] suoi santi".

E com’eglino andavano più inanzi co lla nave e vedevano lo cielo più bello e ll’aria più chiara e maggiore luce del dì, e udiva uccelli cantare molto e soavemente e di diverse boci e canti, e tanta era l’allegrezza e ’l conforto e ’l diletto lo quale riceveva San Brandano con tutti i suoi frati di vedere e d’udire e d’odorare tanta preziose cose che quasi di dolcezza li usciva l’anima di corpo. E andando la nave inanzi ella giunse al porto e stette ferma alla riva, ed ellino lodano Iddio divotamente dicendo: Te Deum laudamus.