La mia donna m'ha mandato un messo
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Questo testo fa parte della raccolta Sonetti (Cecco Angiolieri)
XLVII
La donna lo vorrebbe presso di sé, ma egli non può raggiungerla.
La mia donna m’ha mandato un messo
ch’i’non lasci per nulla ch’i’non vada
a lei per la piú diritta strada,
4che io posso, conservando me stesso;
e dice che li batte el cuor si spesso,
che, ’nanzi che questo giorno ne cada,
morrá, di me cosí forte l’aggrada:
8e non di di, per veder s’i’son esso!
Ecco novelle, che mi son recate!
E vedete, signor, s’i’ ’l posso fare:
11che son di lungi a lei ben tre giornate:
cavai non ho; a piè non posso andare
quattro miglia per di: l’abbo, pensate!
14Signor, vedete s’i’la posso aitare.