La meteorologia applicata all'agricoltura/Parte seconda
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PARTE SECONDA.
quali conseguenze pratiche si possono ricavare, relativamente alla vegetazione, o sia all’agricoltura, dalle differenti osservazioni meteorologiche sin ora fatte.
105.Gli Europei, quando arrivarono al Messico, tra gli altri vi trovarono questo curioso costume. Dacchè un Imperatore era eletto, veniva obbligato a giurare, che per tutto il tempo che sarebbe sul trono, le pioggie caderebbero opportunamente, le riviere non farebbero guasti, le campagne non patirebbero sterilità, ec. Qualunque fosse l’oggetto d’un giuramento così bizzarro1, poco manca, che un meteorista di professione non venga caricato d’un impegno simile, di regolare cioè le pioggie, e le altre meteore a grado degli uomini, secondo specialmente i bisogni della campagna. Parlando più seriamente:
106. Si è veduto nella Prima Parte la stretta unione, che passa tra le meteore, e le produzioni della terra; ora si può senza dubbio, a misura che si acquistano cognizioni, correggere la maniera di coltivare, e cambiare i lavori de’ campi. Ma conoscendo l’utilità, o il danno, che tale e tale costituzione d’aria e di stagione, apporta alla campagna, è egli in poter nostro di cambiare l’ordine della natura, e le disposizioni della Providenza? A che serve dunque un così grande apparato d’osservazioni meteorologiche per l’uso dell’Agricoltura? e quali conseguenze pratiche possono ricavarsene!
107. Rispondo, che le osservazioni meteorologiche fatte fin ora, benchè cominciate da così poco tempo (poichè, che cosa è un secolo per la durata de’ tempi, e per le circolazioni della natura!) benchè non siano diffuse, nè comunicate quanto occorrerebbe, non ostante elle somministrano molto di lumi, di cognizioni, e di regole utilissime. Nella Prima Parte, col confronto delle osservazioni meteorologiche e campestri combinate, abbiamo trovato delle buone traccie dell’influenza delle meteore sulla vegetazione, e questo è già un frutto da non disprezzare. Adesso farò vedere, che le medesime non ci somministrano meno di buone regole di Pratica.
108. Si può, credo, distinguere queste regole in due classi: la prima classe comprenderà le Regole di fatto, vale a dire, de’ fatti ben avverati in Fisica per mezzo delle osservazioni meteorologiche, o di uso per l’economia della campagna: la seconda classe abbraccierà le Regole di previdenza, o di congettura.
Note
- ↑ Era senza dubbio questo un impegno morale di questo senso; che qualunque disgrazia fosse per accadere allo Stato, per vicende delle stagioni, o altro, la vigilanza del Sovrano avrebbe provisto a tutto, sicchè il popolo, non ne sentisse le conseguenze; e così poeravano in effetto gl’Imperatori del Perù, e probabilmente quelli del Messico.