La leggenda di Tristano/LXV
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LXV. — Or lasciamo lo conto di parlare delo re Arturi e di madonna la reina Ginevra e dela sua corte, perché non apertiene a questo conto. Allora meser Galeotto si ebe distrutta la malvagia usanza dell’isola de’ Gioganti e dappoi tanto tempo dimoroe nell’isola quanto egli penò a guerire dele fedite ch’egli avea. E dappoi sí si ritorna nel suo reame con sua gente, e poco tempo dimora dappoi ch’egli fue tornato in sua terra, ed egli sí si morio. Laonde ne fue grande damaggio nel suo reame di sí alto principe morire in cotale maniera, e grande doglia ne menano quegli del re Arturi. E quando T. intese che Galeotto iera morto, sí ne fue molto dolente di questa aventura, perciò ch’egli si venia apparechiando d’andare a lui in Gaules, sí com’egli gli avea promesso.