Costei ch'altero esempio è di beltate
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Questo testo fa parte della raccolta Poesie di Giovan Francesco Maia Materdona
XIII
LA LEGATRICE DI LIBRI
Costei ch’altero esempio è di beltate,
oh con che leggiadria, con che bell’arte
troncar le fila, adeguar sa le carte
ch’io con logiche penne avea vergate!
Poscia, di greve acciar le mani armate,
le batte e le ribatte a parte a parte,
e tra pelli sottil, tratta in disparte,
le rende in mille modi incatenate.
Lasso, e questa è d’amor frode novella,
inganno, oimè, che in atto umile e pio
scopre il fèro tenor de la mia stella.
Tronca il filo, ed è il fil del viver mio;
martella i fogli, ed il mio cor martella;
légagli, e son tra lor legato anch’io.