La gente di spirito/Atto primo/Scena quarta
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Giuseppe Giacosa - La gente di spirito (1872)
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Campioni e detti.
- Fausto
- Come sta, papà Campioni?
- Campioni
- Grazie.
- Carlo
gli stringe la mano.
- Ben levato?
- Campioni
premuroso.
- Grazie, cavaliere... e lei? signor Federico, signor Matteo?
- Matteo
- Lei sta bene... eh! eh! eh!
- Campioni
- Che cosa fanno loro?
- Fausto
- Si passava in rivista lo stabilimento... Il corriere dei bagni...
- Campioni
- Ah! E il corriere diceva...
- Fausto
- Delle scelleraggini... Eravamo attorno a fare gli elogi della signora Colletti.
- Campioni
- Sicuro... una bella signora.
- Fausto
- È vero? Il capitano Norbetti è d'accordo con lei.
- Carlo
serio.
- Tu vedi il male dappertutto.
- Campioni
- Ah, parlava in doppio senso! Signor cavaliere...
- Carlo
- Ai suoi comandi.
- Campioni
- Sa che le avevo detto ieri sera...
- Carlo
- Non aspettavo che lei... ci sono venuto apposta.
- Campioni
- Grazie.
Vengono sul davanti della scena, e parlano fra di loro.
- Fausto
a Federico.
- Il signor Massimo... s'è visto ancora, stamane?
- Federico
- No... In quale categoria l'hai classato il dottorino?
- Fausto
- Ci sto pensando... pare però imbecille abbastanza per meritarsi la seconda.
- Federico
- E l'Ernesto?
- Fausto
- Quello... a tutte due... è la fenice.
- Campioni
sul proscenio con Carlo.
- Sissignore, ritiratomi dagli affari, ho potuto attendere al sogno di tutta la mia vita.
- Carlo
- E questo sogno?
- Campioni
- Non rida, sa. È una chimera... che ne fece impazzire tanti di già... La gloria.
- Carlo
- Ah!
- Campioni
- Fino da quando ero garzone di negozio, io ci pensavo coll'assiduità di un innamorato... E ho cinquant'anni.
- Carlo
- Non posso a meno di congratularmi con lei.
- Campioni
- Davvero? Lei mi ha compreso... grazie.
- Carlo
- E quale delle vie aperte all'ingegno?...
- Campioni
- La letteratura... sissignore... io non so concepire altra gloria che la letteraria.
- Carlo
- Difatti...
- Campioni
- È vero? Come sono contento di cascare d'accordo con lei! Non dica nulla con nessuno... sa, ho dei dispiaceri in casa... mia moglie... non ci vede giusto... e non ha in me quella fiducia... badi che le dico a lei solo codeste cose... quella fiducia che è l'elemento atmosferico necessario alla respirazione del ge... dell'ingegno.
- Carlo
- La moglie di Rousseau non sapeva di aver per marito un genio.
- Campioni
- La vede? Sono tutte ad un modo. Ma alla mia prima opera...
- Carlo
- Ah! ci ha un'opera in pronto?
- Campioni
- Una!... Una per volta... (Lo tragge in fondo a sedere). Non ha mai osservato...
- Fausto
a Federico, indicando Campioni.
- Basterebbero la moglie e la figliuola a farcelo conoscere...
- Federico
- Se non s'occupano affatto di lui... come se non esistesse.
- Fausto
- Oh! tu le calunnii! Non fanno altro che dirne male!
- Matteo
- Le signore.